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Notizie dal mondo – giugno 2018

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INDICE NOTIZIE

Australia: i papà possono avere la tendenza ad alimentare troppo i bimbi

Svizzera: il caffè sveglia anche i circuiti genetici

USA: scoperte cellule ribelli amiche del metabolismo


AUSTRALIA

I PAPA’ POSSONO AVERE LA TENDENZA AD ALIMENTARE TROPPO I BIMBI

Studio australiano sottolinea come dai papà arrivino molte pressioni perché i bimbi finiscano tutto il cibo. Lo rileva uno studio della Queensland University of Technology e della Flinders University, in Australia, presentato al congresso europeo sull’obesità a Vienna. I ricercatori hanno confrontato le pratiche di alimentazione delle madri e dei padri e i loro risultati preliminari suggeriscono che proprio questi ultimi sono più propensi a desiderare che il loro bambino “mangi” e prenda peso. Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno esaminato i risultati di uno studio su 700 padri le cui famiglie facevano già parte di una ricerca sulla prevenzione dell’obesità, che ha monitorato anche circa 700 madri e i bambini fino all’età di 5 anni. C’è però una nota positiva: se vengono loro messe a disposizione informazioni sull’alimentazione sana, i papà mostrano di essere sensibili e si riduce la probabilità che facciano pressione sul loro bambino perche mangi cibo extra. Per questo secondo gli studiosi i padri dovrebbero essere anche loro un target diretto per campagne alimentari che mirano a prevenire l’obesità infantile

ansa.it


SVIZZERA

IL CAFFE’ SVEGLIA ANCHE I CIRCUITI GENETICI

Il caffè riesce a svegliare anche i circuiti genetici. Lo dimostrano i test di biologia sintetica nei quali la caffeina è stata utilizzata per attivare il circuito che regola i livelli di glucosio nel sangue, costruito in laboratorio e trasferito in un topo nel quale era stato riprodotto il diabete umano di tipo 2, che nel mondo colpisce 400 milioni di persone. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Communications, è stato ottenuto dal gruppo del Politecnico di Zurigo coordinato da Martin Fussenegger. Per verificare se la caffeina era effettivamente in grado di controllare il livello del glucosio i ricercatori hanno progettato e costruito in laboratorio un circuito genetico sintetico chiamato C-Star (caffeine-stimulated advanced regulator) che risponde alla caffeina contenuta nei prodotti normalmente in commercio e che produce una molecola utilizzata per la terapia del diabete di tipo 3. Trasferito nei topi, il circuito genetico ha aiutato a controllare il livello del glucosio, con l’aiuto della caffeina. I ricercatori precisano che si tratta di una prova di principio e c’è ancora molto da fare prima che questo approccio possa essere sperimentato nell’uomo, ma senza dubbio è la dimostrazione che è possibile modificare i circuiti genetici in modo che possano essere controllati da sostanze molto comuni, come la caffeina. È anche la dimostrazione, scrivono i ricercatori, di come in futuro la biologia sintetica potrà essere utilizzata in campo biomedico in modo minimamente invasivo e senza modificare lo stile di vita.

ansa.it


USA

SCOPERTE CELLULE RIBELLI AMICHE DEL METABOLISMO

Scoperte cellule staminali ribelli: invece di attenersi alle istruzioni si addormentano, ma basta risvegliarle per evitare che il grasso si accumuli in parti del corpo dove potrebbe fare danni: sono state scoperte nella ricerca pubblicata sull’American Journal of Stem Cells condotta da American University e Georgetown University. I ricercatori hanno coltivato cellule staminali in laboratorio con l’intento di farle trasformare in tessuto adiposo, ma si sono accorti che alcune di esse non seguivano le istruzioni e restavano dormienti. La cosa più interessante era che presentavano la stessa espressione genica di quelle adipose e che, se risvegliate, tornavano a essere cellule staminali attive a tutti gli effetti, in grado cioè di diventare grasso, osso o cartilagine.  Per mantenere una buona salute e un sano metabolismo l’organismo deve generare il giusto tipo di cellule adipose, cioè quelle che si trovano al di sotto della pelle. Secondo una teoria sull’obesità, se non c’è più posto per queste cellule,  l’organismo fa sviluppare le dimensioni di quelle già esistenti e immagazzina il grasso in altre zone, dove possono causare problemi cardiaci, tumori e altri disturbi. Se invece la scorta di queste cellule amiche del metabolismo si esaurisce, il grasso comincia a essere depositato nei posti sbagliati.

ansa.it

 

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